lunedì 24 marzo 2014

CATTOLICI NON FONDAMENTALISTI: DOVE SIETE?

Sono stupito dello stupore di tanti e tante alle parole del Sottosegretario Toccafondi e dal rinascente fondamentalismo cattolico sui temi lgbti, genere, omofobia, prostituzione e via elencando tutto "il peggio del secolarismo modernista". Le parole recitate oggi dal cardinal Bagnasco (sulla home page della CEI trovate il suo intervento integrale) sono la migliore sintesi del pensiero che unisce tutti costoro (altro che Toccafondi ...), dalla cupola intellettuale dei Ferrara/Roccella/Sacconi alla manovalanza dei vari movimenti che si richiamano a Cristo (a sua insaputa, ne sono certo...). Stupito perchè è come se queste persone non leggano i quotidiani da mesi, almeno dall'autunno del 2013, periodo nel quale prende corpo una campagna in grande stile dalle colonne di Avvenire, Tempi, Il Foglio, una miriade di blog e siti e le solite testate abbaianti de Il Giornale e Libero. Tante voci ma stesso obiettivo: trasformare la battaglia sulla legge contro l'omotransfobia nel tentativo di raggrumare una destra che dopo il Family Day si era un pò persa. Già perchè parte tutto da lì, da quella manifestazione del 2007 così sottovalutata da tutti e tutte, anche grazie a un fantastico Pride che si svolse lo stesso anno, quasi una risposta alla manifestazione che raccolse dal movimento per la vita ai cattolici alla Prodi. Vincenti nei numeri e complici il sarcasmo e la faciloneria con la quale la sinistra accolse questa novità (vi ricordate il silenzio e la supponenza con la quale fu accolta la manifestazione di radicali e sdi di piazza navona?) non si capì che quello era un segnale devastante di come proprio la sinistra cattolica e i tanti movimenti cristiani non fondamentalisti vivano la sudditanza ad una morale vaticana in materia sessuale antistorica, antiscientifica e antimorale. E come non riescano ad esprimere, pubblicamente e visibilmente, una posizione distinta: Giovanardi e Bobba, Gasparri e Patriarca uniti nella lotta ad accaparrarsi non quella manciata di voti che il fondamentalismo porta con se ma quella manciata di soldi e di potere che la vicinanza alla gerarchia vaticana favorisce. 2007 quindi, ben prima delle varie manif pour tot, sull'onda della mobilitazione spagnola pro-familia partita dal 2005 per opera diretta della locale conferenza episcopale, ma su una ispirazione radicata e tutta italiana, che affonda le sue radici nel cattolicesimo ruiniano (andatevi a ri-leggere il "Progetto culturale") e nella lotta senza quartiere al "secolarismo modernista" condotta con le stesse tecniche comunicative e negli stessi luoghi dove il secolarismo si è diffuso: il web, la tv, le piazze. L' "eccezione italiana", si diceva, preoccupati di come il mondo moderno avanzasse senza sosta, ma già disponibili agli infernali ed indicibili accordi con islamisti e ortodossi di varia natura per bloccare o almeno depotenziare il Consiglio d'Europa, l'OMS e l'ONU nella loro strada. In quel 2007 sembrava che il tema della difesa della famiglia potesse rappresentare il collante di quella presenza diffusa dei cattolici in tutto il sistema politico per impedire le riforme moderniste (appunto): non furono un caso le dichiarazioni che da allora alle ultime elezioni politiche si sono ripetute indentiche sulle labbra dei vari Monti, Bernasi e Berlusconi sulla famiglia "vera" formata da due persone di sesso opposto, con figli. I recenti sviluppi politici hanno infranto quella illusione ed ecco che parte la nuova menzogna, quella della libertà di espressione che sarebbe ferita dalla prevalenza della "teoria del genere" (ma cosa è....), della lobby gay, dell'UNAR fuori controllo (ma non era stato creato dal Governo Berlusconi e non è sempre stato gestito da persone molto vicine al Centro destra?). E siamo sempre di fronte alla stessa scena muta delle forze cristiane non allineate, cieche sorde e mute di fronte a tanto scempio della ragione e del senso comune. Il PD incapace di rispondere con senso dello stato a questi attacchi, che gioca come il gatto con il topo pensando che tutto si risolverà con le prossime elezioni eurpee (e poi le politiche, e poi.....), e che si deve lasciar passare qualche intemperanza NCD (in fondo sono al governo solo per i loro affari incidendo praticamente su nulla, dobbiamo pur dimostrare che anche loro contano qualcosa no?). Gli altri piccoli partiti della sinistra troppo schiaccianti su temi e parole vecchie, che non reggono il confronto con il ritmo e lo stile della menzogna infiocchettata sulla bocca di questi signori. tanto infiocchettata che pezzi da novanta del cosiddetto liberalismo italiano, dalle trombe del Corriere della Sera, hanno suonato a ritmo serrato contro gli "eccessi", "il lobbysmo gay", il "political correct", dimostrando che il vecchio adagio del guardare il dito e non la luna è sempr evalidissimo. La cosa più pericolosa, per me, è la risposta che a questo fronte si offre. Cosa sentono le nostre orecchie e leggono i nostri occhi? Parole stupite ad ogni Toccafondi che appare, gridi di allarme sul fascismo che torna (ma quale fascismo...) e poco più. Nessuna analisi continuativa delle posizioni e delle loro evoluzioni, nessun pensiero strategico su come muoversi per non farsi sommergere dalle bugie, niente di niente, solo la voglia di far male a questo o a quel deputato del PD che facendo finta di niente tiene il moccolo di questa politica cinica e bara. Trovo insopportabile che invece di chiedere, a gran voce, ai vari Renzi, Delrio, Formigoni e Bindi, ma soprattuto ai vari movimenti cristiani e cattolici non allineati a questo fondamentalismo, da Don Ciotti in su (o in giù) di prendere le distanze in mod netto e chiaro dalle farneticazioni antiscientifiche di questa banda, ci si nasconda dietro le parole esagitate e scioccamente anticattoliche di qualcuno che usa il web come il personale sachetto per il vomito. E' facile attaccare di anticlericalismo di maniera chi usa argomenti a sproposito, ma volete per favore dirci cosa significa garantire la libertà di pensiero a chi crede che l'omosessualità sia una malattia, o un peccato? Che direste per chi pensa la stessa cosa per gli ebrei, o i rom, o le persone di colore? E' la solita regola italiana: vince chi riesce a dividere il fronte opposto. E loro ci stanno riuscendo benissimo. Non mi rimane che tifare per Papa Francesco, che non guardando solo all'Italia potrebbe dire parole e fare azioni distoniche rispetto a questo fronte. E magari dare un pò di coraggio a chi questo coraggio non vuole o non può avere. Enzo Cucco presidente associazine radicale certi diritti http://gayindependent.blogspot.it/ 24 marzo 2014

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