lunedì 11 agosto 2014

FRITTATE VELENOSE

La riforma della costituzione appena votata al Senato può essere criticata per molti motivi, ma ce ne è uno che mi sta a cuore, e dovrebbe esserlo per tutti e tutte coloro che attendono da anni quelle riforme nel campo del diritto di famiglia di cui il Paese ha bisogno. Parlo di quella vera e propria frittata velenosa servitaci con un emendamento della Lega Nord ( primo firmatario Candiani, sottoscritto da Casson e votato dalla maggioranza dei senatori, con l'apporto del voto di alcuni PD, SEL e M5S). L'emendamento, cioè, che definisce per il nuovo Senato anche la competenza sui cosiddetti temi etici è davvero velenoso. Tanto più perchè non è così evidente come una delle solite stupidaggini alla Giovanardi ( obiettivo privilegiato dell'indignazione sui media) ma più sottile e infititamente più pericoloso. Mi spiego: leggete con attenzione il testo della riforma costituzionale approvato in prima lettura al Senato ( http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/17/DDLMESS/800851/index.html?stampa=si&part=ddlmess_ddlmess1-articolato_articolato1&spart=si&parse=si ). Come potete vedere grazie a quell'emendamento l'articolo 55 della costituzione restringe le aree di competenza del nuovo Senato, facendo salve, tra le altre, quelle relative all'articolo 29 (matrimonio) ed all'articolo 32, secondo comma (obbligatorietà dei trattamenti sanitari) della costituzione. Alcune riflessioni per non abbandonarci alle solite contumelie a vanvera: La prima, più evidente, è che si tratta di un emendamento mirato, non alle "questioni etiche" in generale, ma a quelle che più stanno a cuore l'ìntegralismo cattolico odierno, ovvero matrimonio egualitario e fine vita. Niente di più falso quindi sostenere che si tratti di un emendamento di salvaguardia, ma un estemporaneo tentativo di zeppare i processi di riforma possibili con un intoppo in più, che è l'unica strategia che si legge dietro questo emendamento. Il richiamo al secondo comma dell'art. 32 è francamente incomprensibile, limitando il diritto di intervento del Senato non a tutto il tema della salute, bensì' solo a quello relativo all'obbligatorietà di certi trattamnenti sanitari (come per esempio il TSO o i trattamenti sanitari per epidemie). Va da se che una definizine dell'ambito specifico di ricaduta di questo principio non è affatto limitata alla sfera della normativa sanitaria, bensì anche di quella ambientale e dell'agricoltura: c'è qualcuno, infatti, che si sognerebbe di escludere la ricaduta sulla salute delle persone di eventuali trattamenti sanitari obbligatori in questi ambiti? E non è evidente anche ai bambini che l'obiettivo è quello di salvaguardare le competenze del Senato proprio a quegli atti che, al fine vita come all'inizio vita, fanno riferimento? Non certo al TSO.... La seconda: ancora più amnbiguo è il richiamo all'articolo 29 della costituzione: anche qui, qualncuno sano di mente, potrebbe escludere con certezza che buona parte del diritto civile (regime fiscale, tributario e patrimoniale) non abbia ricadute sulla famiglia? Non è chiaro forse che l'intento dei presentatori è quello di mettere una zeppa nel processo di interpretazione che l'articolo 29 deve necessariamente prevedere per la riforma del diritto di famiglia stante le attuali, anacronistiche e discutibilissime posizioni della corte costituzionale? Come vedete il bicameralismo è rientrato dalla finestra dopo essere uscito dalla porta. E tanti auguri per gli anni di interpretazioni e sentenze di legittimità costituzionale. Non c'è bisogno di ripescare il vecchio adagio che il diavolo si nasconde nei particolari (ed i cattolici hanno ottima esperienza dei diavoli) perchè da sempre la strategia dell'integralismo cattolico (oggi condito alla celtica grazie l'attivismo leghista, ancora più conformista del dovuto grazie al complesso di colpa nei confronti della chiesa catolica sulle proprie posizioni anti-immigrati) ha fatto perno sulla famosa "strategia della zeppa". Riassumibile in poche parole: rendere difficile, irto di difficoltà, tortuoso ogni percorso riformatore, con il solo obiettivo di ritardare e diluire l'effetto delle stesse. Prove: basta guardare a tutta la storia recente dell'Italia per capire come si tratta di una vera e propria strategia, raffinata nella sua semplicità, ed a suo modo efficace. Che passa dalla natura "punitiva" della legge sul divorzio (quanti anni ci vorranno per il divorzio breve?), alle piccole false riforme sui cosiddetti figli naturali. E il doppio cognome? E, cambiando ambito, la mega questione del pagamento delle tasse (tutte) per gli istituti religiosi e le loro opere? E la questione delle scuole paritarie, compresa la scleta delìgl insegnanti? E tutta la melina fatta pe ril posizionamento dell'ora di religione nell'orario delle scuole statali? Ultimo: la vergognosa posizione del Governo, non solo del Ministro NCD alla salute, sulla necessità di un dibattito parlamentare per emanare un Regolamento sulla fecondazione eterologa, dopo le sentenze delle corti, insieme al blocco "cautelativo" di ogni libera e legittima iniziativa. Tutto sempre con lo stesso obiettivo: traccheggiare, prendere tempo, studiare ulteriori zeppe in nome della libertà di espressione, uno dei diritti fondamentali di gran moda nel mondo della maggioranza cattolica quando esso può tornare utile per agire in modo coercitivo contro una parte della popolazione, maggioranza o minoranza che sia. Ma, come ripeto da anni, la cosa più incomprensibile per me, è la posizione di chi a sinistra fa finta di non capire. Anzi magari capisce e condivide ma ti guarda con la supponenza di chi la sa più lunga di te e ti risponde: si certo pero.... I primi sono quelli che sono contrari alla riforma costituzionale. Posizione legittima, e visto il risultato della prima votazione, non affatto priva di pezze giusitificative. Ma perchè, di grazia, farsi ancora più male con l'emendamento approvato? Perchè sostenerlo e con esso la strategia del fronte del NO? Non è forse questo un atto di masochismo politico pernicioso a cui la sinistra ci ha abituato da anni ed a cui non riesco ad assuefarmi? Poi ci sono quelli che ci credono, e rispondono che va bene così perchè un secondo livello di approfondimento è necessario per materie di così grande rilievo etico. Ora, di grazia, ci spiegate perchè sarebbero di grande rilievo etico le due questioni citate e non tante e tante altre? Ed in base a quale ragionamento davvero perverso (nel senso etimologico del termine) voi potete credere che un Senato di 100 persone selezionate con quei criteri che la legge ha individuato (prive cioè sia di competenze specifiche e della legittimazione che arriva dal voto popolare) dovrebbe essere garantista? Non abbiamo forse di fronte agli occhi una storia di bicameralismo che, almeno dagli anni '80 (per quanto ci riguarda dall'approvazione della Legge 164) ha dimostrato che in realtà le uniche due funzioni dello stesso sono nel ritardare anche sine die ogni riforma, od agire affinchè il compromesso sia al massimo ribasso possibile? La posizione di chi mi guarda paterno e mi fa pat pat sulla spalla dicendomi "stai tranquillo tanto il nuov senato sarà sempre a maggioranza di sinistra visto che è espressione dele autonomi locali" mi indigna ancor di più, se possibile. Siamo di fronte alla stessa posizione di sempre: quello che davvero interessa è far dispetto alla propria moglie attraverso la ben nota pratica castratoria. Che cosa succederà adesso? Abbiamo di fronte due strade, tanto per semplificare: la prima è che la maggioranza PD, FI ed NCD vada avanti col suo compromesso, blocchi ogni ulteriore aggiustamento e tiri dritto per le tre votazioni che rimangono. E non me lo auguro. La seconda è che abbiano ragione i tanti soloni che sorridendo in questi giorni dicevano sottovoce "tranquilli, tanto alla Camera si aggiusta tutto". E allora spero che qualcuno si ricordi di questo obbrobrio di emendamento, che abbia il coraggio di cancellarlo e sappia smascherare la sceneggiata sulla libertà di espressione e la rilevanza dei temi etici che ad esso sono collegati. Sta a tutti e tutte noi, alla nostra capacità di iniziativa politica, far si che il detto "La speranza è 'ultima a morire" non sia solo consolatorio. Ma impegno. Enzo Cucco presidente Associazione radicale certi diritti 11 agosto 2014