venerdì 9 febbraio 2007

Lettera a Berlusconi

Egregio Cavaliere, e così sembra che anche lei, che di politica ha dimostrato di intendersene mica male, si sia accorto di una verità semplice semplice, e cioè che a furia di prendere a pedate e male parole qualche milione (almeno)
di elettori oomosessuali, si corre il rischio di perderne poi il voto. Era forse convinto del contrario ? Sentire un Calderoli definire gli omosessuali “culattoni”, crede sia una carta vincente per ottenerne il voto per la Casa della libertà ? Fa bene a preoccuparsi, ma farebbe ancora meglio a riflettere sulla politica della sua coalizione per quanto riguarda i diritti civili. Non voglio insegnarle nulla, per carità, la invito soltanto ad andarsi a leggere il programma politico di Giuliani, l’amatissimo sindaco di New York durante l’ 11 settembre, e prossimo candidato alla presidenza degli Stati uniti per il partito repubblicano. Ci troverà l’esatto opposto della sua politica per quanto riguarda i diritti civili. In America gli omosessuali sceglieranno per chi votare in base ai programmi di politica economica, politica estera, non essendoci grosse differenze per quanto concerne la sfera del privato. Bush ha fatto gli auguri al suo vice Cheney quando ha saputo che sua figlia, da molti anni in coppia con un’altra donna, aspetta un bambino, ottenuto con l’inseminazione artificiale. Mi ha capito bene, caro Cavaliere, la figlia del vice presidente degli Stati uniti è lesbica, non nubile, non single, non culattona, come forse la chiamerebbe Calderoli, ma una lesbica, riconosciuta, rispettata, che vive in un società che ha capito i valori della modernità. Cosa che non si può del nostro paese, nel quale, non ci fossero stati i radicali ad imporre aborto e divorzio, saremmo ancora qui a sentire destra,centro e sinistra, a discutere di aria fritta, esattamente cone sta avvenendo oggi sul mancato riconoscimento agli omosessuali dei loro diritti. E lei, che ha rappresentato tante speranze con il suo arivo in politica, si sta comportando come il classico democristiano di sempre. Certo, è in buona compagnia. Da questo governo infatti verrà fuori una bruttissma legge, che scontenterà tutti, omosessuali e non. Vincerà l’ossequio a quella parte della Chiesa che non perde occasione di dimostrare tutte la sua crudeltà verso esseri umani che hanno il solo torto di voler vedere riconosciuta una unione, che non solo non mette in discussione la famiglia tradizionale, ma che invece la rispetta e la riconosce. Se ne aggiungerebbe un’altra, valida sul piano civile, e quindi attenta a non entrare nel modo più assoluto nel campo religioso. Lei dice no a tutto questo, mentre
la sinistra, ingannando gli omosessuali, tirerà fuori un pateracchio ancora peggiore. Vincerà l’ipocrisia del trio Bindi-Binetti-Rutelli, mentre lei, caro Cavaliere, si troverà a braccetto con chi non si è ancora accorto che siamo nel ventunesimo secolo. Di voti ne perderà, questo è certo, gli omosessuali sono persone dotate di un normale cervello come tutti, e che, quando è ora di votare, lo useranno, ricordandosi che vivono in un paese che, a differenza di altri, molto più liberi e democratici del nostro, non è stato capace di legiferare a tutela dei loro interessi. Ci sarà chi non voterà più Cdl, come ci saranno quelli che, in base al altre considerazioni, la voteranno turandosi il naso. Ma quaesto capiterà anche a sinistra, dove non basta far eleggere qualche culattone (come direbbe Calderoli) per far digerire rospi indigeribili come l’essere contro l’Occidente, l’America, Israele, e riproporre la ricetta comunista come credibile. Gli specchietti per le allodole non funzionano più. Sono convinto che crescerà di molto l’astensione, in antrambi gli schieramenti. Ripensi a quando respinse i radicali per le proteste dei suoi cari Dc. Se quel risultato non l’ha soddisfatto, si prepari a una sua replica. Si tenga la Mussolini e i suoi fedeli (!) Dc, e continui a tirarci pedate. Contento lei....
Angelo Pezzana

pubblicato su Libero il 7 febbraio 2007

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