venerdì 3 maggio 2013
UN PAPA UN PO PIU' SILENZIOSO E LE RONDINI CHE NON FANNO PRIMAVERA
Avete notato il silenzio del Papa durante il rush finale del Parlamento francese per il matrimonio egualitario?
Per Giovanni Paolo II e Benedetto XVI è stato molto diverso: sulle questioni connesse alla morale, in particolare alla morale sessuale, l'interventismo comunicativo, sia pre che post, è stato costante, martellante, ben oltre la pura presa di posizione. E credo proprio che di fronte a quanto è accaduto in quel Parlamento (direi in quella società) non sarebbero certo rimasti silenzioni.
Invece Papa Francesco nulla.
Delle due l'una: o il Vaticano ha valutato che essendo la legge certamente approvata sarebbe stato inutile esporsi oltre un certo limite contro Parlamento e Governo francesi (molto probabile) o è vero quanto pronosticavano molti su un papato meno interventista sulle scelte degli Stati e forse anche sulle questioni connesse alla morale sessuale.
Questo non significa che il resto dei cardinali, vescovi e monsignori non si esprimano più che liberamente sull'argomento ad ogni piè sospinto. E nemmeno che la posizione ufficiale della Chiesa sia cambiata o che non ci si debba aspettare prese di posizione e condanne. Tutt'altro.
Ma, pur continuando a pensare che una rondine, per giunta silenziosa, non faccia primavera, tendo a interpretare questo silenzio come un segno. Almeno del cambio di passo del rapporto tra Papato (non oso nemmeno dire ancora tra Vaticano o Chiesa) e società.
Dare a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio, mi basterebbe questo. E sarebbe già un grande, ma grande passo avanti per l'Italia.
C'è da sperarci?
Enzo Cucco
Associazione radicale certi diritti
3 maggio 2013
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