Stamane sulla seconda pagina de La Stampa è apparso un articolo di Giacomo Galeazzi, noto vaticanista e, pare, vicino a Opus Dei, che ha un incipit perlomeno inquietante: “Niente elezioni anticipate e sganciamento ‘soft’ dal presidente del Consiglio. La prospettiva più accreditata Oltretevere è un altro anno di Berlusconi a Palazzo Chigi (con l’approvazione del ddl Calabrò anti-eutanasia e di altri provvedimenti a difesa di vita, famiglia, libera istruzione) …”.
Che Berlusconi volesse utilizzare i temi cosiddetti “eticamente sensibili” per recuperare il rapporto con Casini era noto, e che ciclicamente gli stessi temi tornino al centro della scena pubblica in funzione strumentale lo è altrettanto: ricordate il violento attacco di Berlusconi contro il Presidente della Repubblica su Eluana?
Ora che l’effetto della pubblicazione delle intercettazioni sulle feste ad Arcore, e l’avvio del relativo procedimento penale, incrinano il fragile equilibrio tra interessi e immagine che da qualche tempo si gioca tra Berlusconi e il Vaticano (entro il quale si inserisce anche il caso Boffo) la prospettiva si fa molto più concreta e potremmo davvero vedere approvati provvedimenti o iniziative che in questi anni sono state annunciate e mai definite.
La disperazione produce le cose peggiori, e senz’altro Berlusconi è di-sperato e deve recuperare al più presto un solido legame con le gerarchie cattoliche che lo hanno sostenuto e supportato con generosità (e con generosità ricambiato) in questi anni.
Saranno mesi molto delicati quelli che ci separano dalle prossime elezioni, e ne vedremo delle belle. Molte delle cose che interessano il Vaticano possono anche non passare attraverso il Parlamento, per esempio i finanziamenti alle scuole private. Ma è su aborto, fine vita e famiglia che si gioca il grosso della partita, sia di contenuto che di immagine. Sul tema aborto basterebbe un piano nazionale per il sostegno alle associazioni antiabortiste, sulla scorta di quanto alcune regioni hanno già stabilito, con l’aggiunta di qualche milione di sostegno. Sul fine vita ci sono i provvedimenti legislativi in discussione in Parlamento. E sulla famiglia? Il quoziente familiare costa troppo caro (stiamo parlando di miliardi di euro) e certo qualche altro intervento economico simbolico può essere inventato, come l’aumento delle detrazioni per figli a carico, un contributo una tantum per ogni figlio che nasce. Magari qualche sostegno più sostanzioso per le famiglie numerose. Cose così… ma da qualche tempo le gerarchie vaticane sono tornate con maggior insistenza sulla condanna di ogni forma di relativismo e contro quelli che sono considerati prodotti del relativismo stesso: l’educazione sessuale, le unioni tra persone dello stesso sesso, le unioni civili tra persone di sesso diverso. E’ su questo terreno che rischiamo di vedere i prossimi provvedimenti. E tra questi una legge che modifichi il codice civile e che affermi l’impossibilità di legalizzare le unioni tra persone dello stesso sesso non è da escludere.
Troppo pessimista? Spero di si.
Enzo Cucco
22 gennaio 2011
domenica 23 gennaio 2011
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